Molti considerano la Croazia il Paese di scelta subito dopo la Slovenia, quando si considerano i vantaggi del sistema fiscale. Se per la Slovenia vale che già da molti anni è inserita nel sistema monetario europeo, d’altro canto, la Croazia non ha ancora introdotto l’Euro come moneta ufficiale. La Croazia è un Paese che vive di turismo. La gente è solare e aperta, specialmente nelle zone di mare. Il nostro studio di appoggio in Croazia si trova nella città di Umago in Istria che dista soltanto 44 chilometri da Trieste.
I più importanti settori industriali sono l’industria tessile, del legno, metallurgica (alluminio) e l’industria alimentare. Più di un terzo del territorio della Croazia è coperto da boschi, motivo per cui l’industria del legno è uno dei settori fondamentali dell’economia. Il Paese ha risorse minerarie limitate. Il settore industriale rappresenta il 26% del PIL e impiega oltre il 27% di tutta la popolazione attiva.
Il settore dei servizi contribuisce al 70% del PIL e impiega oltre il 70% di popolazione attiva. Nel settore dei servizi, il più importante è il turismo che è in continua espansione. Nel 2017, la Croazia è stata visitata da 18,5 milioni di turisti. Si prevede che, nei prossimi anni, il settore si espanderà ulteriormente, visti i notevoli investimenti dello Stato nell’infrastruttura.
Il settore industriale croato rappresenta il 26% del PIL e impiega il 27,6% di tutta la popolazione attiva. I più importanti settori industriali sono l’industria tessile, del legno, metallurgica e alimentare. Più di un terzo del territorio della Croazia è coperto da boschi, motivo per cui l’industria del legno è uno dei settori fondamentali. Altri settori importanti sono l’industria chimica, meccanica e cartaria, l’industria dei materiali di costruzione, l’industria navale e l’industria petrolifera.
Nel 2017, il settore turistico in Croazia ha realizzato entrate per 9,5 miliardi di euro. Il numero di turisti è aumentato del 13% su base annua, ossia a oltre 17 milioni, mentre il numero di pernottamenti è aumentato dell’11%, ossia a 86 milioni. Nel 2017, le maggiori società turistiche che hanno realizzato redditi nel settore sono Valamar Riviera, Plava Laguna e Maistra, Arena Hospitality Group e Solaris. Gli analisti prevedono che, nell’anno 2018, gli arrivi internazionali aumenteranno dell’8,2%, raggiungendo complessivamente 16,8 milioni. Il turismo contribuisce notevolmente al PIL della Croazia, motivo per cui tale industria è notevolmente sostenuta dal Governo. Quest’ultimo ha adottato una serie di misure di sostegno, quali l’abolizione delle restrizioni sui visti, l’espansione dell’infrastruttura dei trasporti e gli investimenti in ampie campagne di marketing. Secondo le previsioni degli analisti, il numero degli arrivi in Croazia, nei prossimi cinque anni, aumenterà con un tasso medio di crescita del 7,8% raggiungendo i 22,7 milioni nell’anno 2022.